Adagiata sulle ridenti colline teramane, sullo sfondo di un paesaggio unico dove i colli diseguali sembrano creare uno sfondo quasi pittoresco, Controguerra si erge a 267 metri s.l.m., vantando, oltre al panorama incantevole, un gradevolissimo clima temperato per la vicinanza del mare e dei monti della Laga.
Su un’estensione di 23 chilometri quadrati, Controguerra ospita 2.500 abitanti distribuiti tra il centro urbano e le campagne circostanti in cui, oltre a moderne villette, non mancano antiche case coloniche e le preziose pinciaie.
Il territorio di Controguerra si inserisce nella Val Vibrata, che si estende lungo una vallata percorsa dal torrente Vibrata, tra colline e zone pianeggianti.
Le sue radici affondano in un passato più antico di quanto si possa immaginare. Ne sono certa testimonianza i numerosi reperti archeologici rinvenuti un po’ in tutto il territorio comunale: alcuni sono raccolti in una sala del Municipio, altri, invece, si trovano in importanti musei a Roma e a Firenze.
Da essi si deduce che la sua fondazione può essere fatta risalire già al periodo preistorico e romano, anche se è in epoca rinascimentale che ha conosciuto il suo massimo splendore.
Le origini del nome
Sulle origini del nome “Controguerra” si sono interrogati diversi storici e studiosi ma, ad ora, non si è ancora arrivati a una visione univoca. Per una prima ricostruzione, formulata dal Palma, il nome Controguerra deriverebbe dal feudatario del XIII secolo Jacopo Cacciaguerra. Per una seconda linea di pensiero, promossa dal De Berardinis, invece il nome avrebbe avuto origine da quello di un altro feudatario, appartenente alla famiglia dei Vinciguerra. Queste due teorie possono però essere sfatate in quanto l’araldica dei rispettivi stemmi familiari non combacia in alcun elemento con quella del Comune di Controguerra. Inoltre è difficile che un feudatario abbia dato il nome al feudo; piuttosto è vero che accada il contrario, ossia che il feudatario prenda il nome dal feudo su cui governa.
Per Danesi il nome ha origine dal latinismo “contro” ossia “di fronte” e lui immagina che oltre il Tronto si possa identificare un paese che vi si contrapponeva col nome di “Guerra”. Questa suggestiva teoria, però, si scontra con la mancata individuazione, da parte degli storici, di un paese recante tale nome. Altri sostengono che sia una contrazione di “contrata”, ovvero “contrada”. Resta arduo immaginare che Controguerra sia stata la contrada di un altro paese in quanto nelle sue vicinanze non sorge nessun centro abbastanza grande che verosimilmente potesse averla come contrada.
Per Abbate e per don Alfonso Panichi il nome dovrebbe piuttosto agganciarsi a un evento bellico preciso. Ritengo, come già il Panichi, che lo scontro potrebbe essere identificato con una battaglia avutasi tra le truppe bizantine e le milizie ostrogote nel VI secolo dc, che certamente ha interessato l’intera Val Vibrata ma che potrebbe aver avuto un punto di maggior violenza proprio nelle terre su cui oggi sorge Controguerra. Teoria che potrebbe essere suffragata dalla presenza di resti archeologici, che testimoniano lo scontro, rinvenuti nell’area dell’abitato e dal simbolismo presente nello stemma comunale. Anche questa però resta una mera supposizione, in mancanza di elementi precisi che possano confermare l’intuizione. Certo è che nel XII secolo, nel Catalogum Baronus, compare già il nome “Contraguerra”, probabilmente divenuto in seguito, per una volgarizzazione, “Controguerra”.
Lo stemma
L’attuale stemma del comune di Controguerra è uno scudo sannitico sormontato da una corona comunale con una partizione a spaccato che rappresenta nella parte superiore due cavalieri che si fronteggiano armati e nella parte inferiore quattro sbarre dorate su di uno sfondo azzurro.
Nei secoli lo stemma ha subito sensibili cambiamenti ed è stato arricchito con vari dettagli ma l’elemento dei due cavalieri che si apprestano allo scontro è da sempre presente. Nelle rappresentazioni più antiche a noi note i due guerrieri venivano raffigurati armati di lance che si incrociano ed i cavalli non erano rampanti, ma si coglieva comunque la tensione dello scontro.
Una suggestiva teoria sull’origine del nome “Controguerra” vuole proprio che sia nato a seguito di un grave evento bellico che in tempi remoti ha interessato le sue terre e la rappresentazione dei due guerrieri che si apprestano a scontrarsi nel suo stemma comunale potrebbe essere una drammatizzazione o un tentativo di mitizzare tale evento e con esso le origini del paese.